A cosa servono gli amici? "Oh Dio, cosa ti è successo" ha chiesto." Mi ha schiaffeggiato" "Cosa intendi con lui, cosa ti è successo?" chiede di nuovo. "Gli ho detto che la nostra relazione non sarebbe andata da nessuna parte e ho pensato che fosse meglio per noi prendere strade separate" "È la prima volta che ti succede" un'altra domanda che fa." Sai che non tengo mai nulla da te ma questa è l'unica cosa che pensavo di poter risolvere da sola"Le ho raccontato tutti gli aspetti della mia relazione e lei non poteva credere a quello che stava sentendo, i miei abusi vanno avanti ormai da mesi e io non l'ho fatto penso che avrei potuto dirlo a chiunque fino ad ora. Eravamo amici da molti anni, i nostri genitori erano amici prima di noi. Eravamo come sorelle, passavamo la notte l'una a casa dell'altra, frequentavamo la stessa scuola elementare, lo stesso liceo, condividevamo i vestiti e talvolta i fidanzati. Non consiglierei questo ragazzo però, una persona che è così controllante ed esigente nei tuoi confronti, e se fai quello che vuole o ti chiede ti spacca il cervello. Ricordo che la prima volta che le ho parlato di lui lei si è seduta e mi ha fatto così tante domande che è stato difficile per me darle tutte le informazioni. Ci siamo incontrati a pranzo come facevamo sempre il giovedì pomeriggio, siamo andati a questo piccolo ristorante sul lato ovest chiamato "The Shark Bar" dove ci sedevamo sempre nell'angolo vicino all'uscita nel caso vedessimo qualcuno che non volevamo vedere e potevamo alzarci e andare. Michelle e io ci sedevamo e parlavamo per ore. Parleremmo di tutto ciò che veniva in mente alle nostre piccole menti indaffarate. Era la mia migliore amica e non c'era niente che ci nascondessimo l'uno dall'altro, dai nostri piccoli sporchi segreti al sesso che abbiamo fatto la sera prima. Non c'era niente che non avrei fatto per lei e viceversa."Ciao tesoro, come va la giornata?""Può andare molto meglio", mi ha detto."Cosa mangeremo questa settimana? Siamo stati qui così tanto, penso che dovrebbero mettere i nostri nomi sul menu." Lei ridacchiò e mi fece un grande sorriso, "È così stupido, sai che anche durante una giornata dura tendi sempre a farmi ridere.
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