Icaro precipitò nell'acqua fredda e scura riempiendosi i polmoni di acqua salata, affondò nel fondo dell'abisso infinito e morì di fame per l'aria, per un ultimo respiro. Ha ceduto all'oscurità che riempiva la sua mente e il suo corpo, la sua vita è scivolata via, era morto. Dedalo sbarcò vicino all'isola di Citera analizzando l'assalto ai suoi sensi notò che l'isola aveva un debole odore dolce appena percettibile in compagnia di il mare prepotente, quest'isola era così piacevole in netto contrasto con la morte di suo figlio. Sapeva che c'era un modo per salvare Icaro; il suo corpo era perduto ma la sua anima sarebbe stata salvata, Icaro sarebbe entrato di lì a poco nel regno di Ade, in attesa di indicibili torture che non poteva nemmeno immaginare. Dedalo potrebbe entrare negli inferi e poi contrattare con Ade per la vita di suo figlio e tentare di salvarlo dalla durezza dell'eternità. Sapeva dell'ingresso nell'Ade ma non aveva modo di raggiungerlo con le sue ali ormai spezzate e anche quelle non lo avrebbero portato fino in fondo perché l'ingresso era migliaia di piedi sotto il mare, in Crea. Icaro sedeva dietro Caronte fissando le acque infinite del fiume Acheronte; quindi la sua vita umana finiva e il resto della sua esistenza era appena iniziato. Pensò vagamente a ciò che questo viaggio comportava: sarebbe stato consegnato negli abissi infuocati del Tartaro o sarebbe stato trattato come un eroe nelle isole Elysia? Sperava di essere fortunato e forse gli sarebbe stata data un'altra vita, forse allora avrebbe rivisto suo padre, i suoi pensieri furono bruscamente interrotti quando l'Acheronte finì: "Questa è la fine". Gli alberi fluttuavano nel vento delineando la loro lenta danza il cielo bloccando i raggi assassini del sole e, dando un'idea a Dedalo, avrebbe costruito una nave. Questo... mezzo foglio di carta... modello della sua risposta ma sapeva già cosa stava per dire. Ade fu molto generoso con Dedalo perché desiderava ricompensare i suoi sforzi ed era fiducioso di sapere cosa avrebbe scelto Dedalo, ma quando Dedalo parlò Ade rimase perplesso dalla decisione ma accettò comunque. Scacciò via l'immagine confusa nei suoi occhi e si avvicinò sentiva l'odore dell'erba fresca, sentiva la morbidezza rilassante che sembrava avere. Prima di svegliarsi fece un sogno stranissimo, riguardava il mondo sotterraneo e l'Ade, pensò quanto gli sembrasse strano tutto il suo sogno, quanto fosse reale. Vedendo un piccolo stagno negli infiniti campi erbosi, sentì come se dovesse andarci, e lo fece. Chiudendo gli occhi e mettendo le mani nell'acqua spruzzò via il suo brutto sogno insieme alla strana sensazione che stava provando. Aprì gli occhi e fissò a lungo l'acqua, non era un sogno.
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