In un divertente, vivace libro di memorie di fantasia, "Le peggiori intenzioni" di Alessandro Piperno, narratore trentatreenne, Daniele dedica poco più di trecento pagine a descrivere le confuse fortune di il disturbato, strano popolo ebreo-italiano Sonnino che descrive in particolare le relazioni tra padre e figli che mancano di comunicazione, la pressione sociale di rimanere una parte prestigiosa della società. Il libro inizia con la descrizione di Daniel di suo nonno, Bepy, il testa deliziosamente insincera del Sonnino. Bepy e sua moglie Ada sopravvissero alla seconda guerra mondiale e ne emersero "letteralmente contagiati dalla gioia del dopoguerra" sostituendo "il terrore di Mussolini e Adolf Hitler con una venerazione mimetica di Clark Gable ed Elizabeth Taylor". Sebbene Bepy e Ada siano sopravvissuti, la discussione sui numerosi parenti rivendicati dall'Olocausto rimane un tabù. Bepy era un perfetto vestitore, un abituale donnaiolo, ed era come tutti i Sonnino "allergico alla vita interiore". Bepy era un personaggio testardo ed esagerato che mette in ombra entrambi i suoi figli, l'albino Luca (il padre di Daniel) idolatra Nanni e rivitalizza l'azienda di famiglia e Teo. Bepy convince suo figlio Luca a considerare l'albinismo come una prova della personalità unica. una luce positiva. Lo hanno modellato nella sua forza e hanno accettato. Ha dato a Luca una buona educazione e lo prepara per il mondo e su come avere successo in esso. Bepy voleva fortificare la sua prossima generazione. Luca e suo padre andavano d'accordo. Luca all'età di ventitré anni, considera Bepy il suo Eroe e ne ammira le qualità. Fino a quando nella famiglia di Sonnino si verificò una catastrofe finanziaria che rovinò l'intera famiglia a causa della sua mancanza di considerazione per gli altri. Luca odiava il fatto che suo padre fosse costantemente alla ricerca di donne, cosa ha fatto per i suoi figli e perché continua a sprecare soldi nonostante il fatto che la loro famiglia non avesse soldi. Bepy addirittura fallisce quando tradisce il suo compagno cattolico trentenne Nanni. Luca insulta il padre dicendo: “Mio padre grida, rifugiandosi nel confortante guscio dell'autocommiserazione: non capisci, sporco bastardo, che vita facciamo qui? Ogni giorno creditori diversi…….con banconote colossali (39)”. Luca era arrabbiato con suo padre per il fatto che quando Bepy sapeva che non avevano soldi continuava a spenderli per le donne e sapeva che ogni giorno ricevevano chiamate da diversi creditori. Tutta la reputazione che si era fatto negli ultimi trent'anni se n'era andata, ora nessuno è pronto a prestare soldi a Luca per colpa di Bepy.
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