Una casa di bambole e Tess dei D'Urberville Durante la fine del XIX secolo, le donne cominciavano a uscire dai soliti schemi. Due autori di quel periodo scrissero due opere letterarie separate ma molto simili. Henrik Ibsen ha scritto la commedia A Doll's House e Thomas Hardy ha scritto Tess of the D'Urbervilles. Ibsen e Hardy usano entrambi i personaggi maschili in contrasto con le loro controparti femminili per illustrare come le donne siano più forti seguendo il loro cuore invece che la loro mente. Ibsen usa Torvald per rappresentare un mondo in cui gli uomini scelgono di seguire la loro mente al posto del cuore. Ibsen fa credere a Torvald di essere veramente innamorato di sua moglie Nora. Torvald crede che "rischierà il sangue della mia vita e tutto il resto per il tuo bene". crede che qualsiasi vero uomo lo farebbe. Più avanti nella commedia si presenta una circostanza in cui gli viene data l'opportunità di difendere sua moglie. Fa una svolta di 180 gradi e spiega alla moglie che "nessun uomo sacrificherebbe il proprio onore per la persona che ama".(71) L'autore mostra la stupidità di Torvald con la sua concezione errata dell'onore. In realtà quando un uomo si sacrifica per la persona che ama gli fa onore. Torvald è considerato un vero ipocrita. Torvald crede anche che la cosa più importante sia "salvare l'apparenza".(65) Segue la sua mente, interessato solo a ciò che è meglio per la società. Ibsen lo descrive come un essere umano veramente debole. In contrasto con Ibsen, Hardy prende un pensatore intellettualmente libero, Angel, che mostra una prospettiva molto chiusa sugli eventi invece di aprirsi ai suoi veri sentimenti interiori. Quando la sposa di Angel gli rivela di aver commesso il peccato del sesso prematrimoniale come ha fatto Angel, lui inizia a rivelare al lettore la sua ignoranza. Nel suo peccato "il perdono non si applica".(244) Il doppio standard di Angel mostra al lettore che il sessismo esisteva anche nei liberi pensatori dell'epoca come Angel. Credeva che il peccato di sua moglie non fosse "una questione di rispettabilità, ma di principio". (257) Hardy si prende gioco di Angel perché ironicamente si crede libero dalla chiesa, ma in realtà la sua mente è prigioniera dei loro principi..
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