Karl Marx e il Manifesto comunista Poiché la prima stampa del Manifesto comunista fu limitata e la circolazione limitata, il Manifesto non ebbe molto impatto sulla società dopo la sua stesura nel 1848. Questo significava che non erano molte le persone che avevano accesso al documento. Fu solo nel 1871, quando ebbe luogo la Comune di Parigi, che il Manifesto comunista iniziò ad avere un enorme impatto sulla classe operaia di tutto il mondo.[i] La Comune di Parigi, che fu l'insurrezione di Parigi contro il governo francese, fece risorgere l'idea di comunismo che era stata bandita definitivamente pochi anni dopo la pubblicazione del Manifesto. Ha creato un diffuso interesse per il Manifesto tra le classi dominanti e nel movimento operaio. Nella loro introduzione al Manifesto comunista del 1872, Marx ed Engels riconobbero l’importante influenza della Comune di Parigi sul loro pensiero: macchina statale e adoperarla per i propri scopi."[ii] Il Manifesto sarebbe presto diventato la pubblicazione più letta del movimento moderno della classe operaia (Proletariato). Verso la fine del XIX secolo, attraverso l'influenza delle Internazionali (comuniste) organizzazioni), le idee di Marx erano diventate popolari presso il movimento commerciale europeo, e i principali partiti socialisti erano fedeli alle sue idee in teoria se non in pratica. Si verificò tuttavia una grande separazione tra quei socialisti che credevano che la rivoluzione violenta fosse inevitabile, e quelli quelli, in particolare Eduard Bernstein, che sostenevano che il socialismo poteva essere raggiunto attraverso l'evoluzione. Entrambi i gruppi potevano citare Marx come il loro... mezzo di lavoro... sugli esseri umani in tutto il mondo.Note[i ] Bob Jessop, Il Manifesto Comunista come documento storico, (21 marzo 2002).[ii] Karl Marx e Frederick Engels, Prefazione all'edizione tedesca del 1872, in Manifesto del Partito Comunista, (New York: Pathfinder, 1987), 13.[iii] Paul Dorn, Due mesi rossi Splendore: la Comune di Parigi e la teoria della rivoluzione di Marx, (21 marzo 2002)[iv] Dorn[v] Dorn[vi] Paul Lewis, For Many, Marx's Manifesto Remains Relevant, The New York Times(21 settembre 1997).[vii] Lewis[viii] Jessop[ix] Philip J. Kain, Marx e la teoria politica moderna, (Maryland: Rowman e Littlefield Publishers, Inc., 1993), 360.[x] Kain, 360
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