Topic > Confronto tra ansia e uso di droghe nel dottor Jekyll e Mr....

Ansia e uso di droghe nel dottor Jekyll e Mr. Hyde e Il segno dei quattro Le esperienze di vita e gli scritti dei vittoriani sono pieni di ansia. Influenze esterne come cambiamenti radicali o la paura del cambiamento possono produrre disagio, come si vede nel loro atteggiamento ansioso nei confronti del darwinismo e della colonializzazione, che influenzò notevolmente il panorama politico, spirituale e psicologico dell’Inghilterra del diciannovesimo secolo. Tuttavia, per Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle e Dr. Jekyll di Robert Louis Stevenson, l'ansia scaturisce da una fonte interna: la mente umana e i suoi numerosi impulsi. Per Jekyll, l'ansia è alimentata dal desiderio di liberare i suoi impulsi malvagi; per Holmes, il catalizzatore è la sua dichiarata "noia" nei confronti della vita di tutti i giorni. Jekyll e Holmes lottano con le loro ansie separate e raggiungono soluzioni simili. Sia il medico che il detective scelgono un farmaco per alleviare la loro ansia. Gli esiti infruttuosi prodotti da questi farmaci scelti parlano della nozione vittoriana secondo cui l’ansia non poteva essere sconfitta. Le persone che vissero e morirono sotto la regina Vittoria non solo affrontarono l’ansia nella propria vita, ma con essa fortificarono anche la loro letteratura. Il segno dei quattro di Doyle e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Stevenson esplorano due ansie distinte e le conseguenze dell'uso di droghe per alleviarle. Sia per Holmes che per Jekyll, un'ansia interna affligge le loro azioni e pensieri. L'avversione per la "noia" turba Holmes, mentre Jekyll fatica a venire a patti con la "doppia natura dell'uomo" (Stevenson, 42). Holmes difende il suo uso di droga dichiarando: La mia mente... si ribella alla stagnazione. Datemi dei problemi, datemi del lavoro, datemi il crittogramma più astruso, o l'analisi più intricata, e io sono...... mezzo di carta......fer da costituire un'incapacità di affrontare fattori interni, mentre i vittoriani soffrivano dell'incapacità di affrontare i fattori esterni. Per i vittoriani, l’ansia di considerare l’impossibile derivava dal darwinismo e dalla colonializzazione, che fu il catalizzatore della temuta paura dell’”altro”. Se Holmes e Jekyll si sono rivolti alla droga di fronte all’ansia, a cosa si sono rivolti i vittoriani? Forse l’uso dilagante del laudano e dell’oppio era un tentativo di alleviare le ansie di una cultura nervosa. Ci si potrebbe rivolgere alla scienza, alla religione o alla tecnologia per trovare conforto, ma molto probabilmente queste aree causerebbero semplicemente più ansia. Qualunque sia la risposta, è chiaro che l’ansia dei vittoriani si ripercuoteva nella loro letteratura. Senza questo tratto culturale il mondo forse non sarebbe mai stato presentato al folle dottor Jekyll o al meditabondo Sherlock Holmes.